Quando vai a Venezia, entri in un mondo parallelo.
E' questa l'impressione che ho avuto. Appena ho varcato il ponte della Costituzione, mi sono sentita subito in un'altra epoca.
La sensazione è che dame e cavalieri settecenteschi ti camminino accanto, volteggiando in continui Rondò. Attraversare le calle, osservare i canali, le gondole, i vaporetti ti immerge completamente in un altro mondo. Parallelo appunto. Tu sei lì con il tuo smartphone, la tua reflex, il tuo gps, ma è tutto così anacronistico!
Perdersi tra le calle, seguire la segnaletica sulle mura dei palazzi, osservare tutto con occhi spalancati, quasi incredulo che tutto quello che vedi sia reale e poi, come per incanto, arrivare in piazza San Marco.
Enorme, possente, ampia. Il campanile batte dodici rintocchi e inizia a nevicare. E tu lì. Senza parole, con i piccioni che ti volano intorno, e piccoli fiocchi di neve che ti si poggiano leggeri sul naso. Uno spettacolo!
Sono stata a Venezia solo per un giorno. Probabilmente, quel giorno non sono riuscita a cogliere tutte queste sensazioni. Ma, come sempre, i ricordi di un viaggio - per quanto breve - suscitano sempre più sensazioni del viaggio in sé. Con Venezia è stato proprio così. Sono riuscita a cogliere la magia di questa città così speciale solo dopo, ripensando a tutto quello che avevo visto e riguardando le foto che avevo scattato.
A presto!
Cristina G.
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